Non volevo e non voglio pormi troppi vincoli né obblighi. Regola valida anche per i mezzi di trasporto.
Anche vero che avendo tanto tempo a disposizione gli aerei avranno meno senso in tutta la poesia che il viaggiare crea.
Tiziano Terzani ce lo ha insegnato ma purtroppo erano altri tempi e altre rotte: in alcuni spostamenti sono stati necessari.
Quali mezzi uso quindi? Tutti quelli possibili, nessuno escluso.
Hanno la precedenza quelli che renderanno lento il viaggio, quelli che mi daranno più possibilità di conoscere gente, di parlare con loro e magari di trovare informazioni e contatti utili per gli spostamenti futuri. Sono consapevole però che dipende anche molto dal Paese in cui mi troverò: non sempre esistono treni ad esempio.
Tra i tanti mezzi di trasporto, la fantasia è quello con il quale ho percorso più chilometri
[M. Da Pisa]
Sono un appassionato di moto e credo che alcuni paesi abbiano un fascino superiore se attraversati da una due ruote. Amplificano il senso di libertà che già il viaggio offre.
Ho iniziato a fare autostop molti anni fa. Allora lo facevo per andare in discoteca quando ancora non avevo la patente. Ora lo farò per evitare di perdermi fra mille coincidenze e orari prefissati.
Mi affiderò alla sorte puntando su una buona prima impressione alla gente che mi trovare a bordo strada, in mezzo al nulla.
Il mio viaggio è iniziato con uno dei mezzi più economici e diffusi in tutto il mondo: il bus.
Partito da Verona poi sono seguite navi, treni, auto e moto.
E’ capitato anche di pedalare, ma non ancora di cavalcare e di volare dentro ad una mongolfiera.
Il mio viaggio sarà aperto ad ogni mezzo, persona e situazione: l’importante sarà muoversi!